PREFAZIONE

Perché Rasa Yoga?

Ho riflettuto a lungo sul titolo da scegliere per questo libro. Un libro nato dalla necessità di rieditare la sua versione precedente per integrarlo, aggiornarlo e soprattutto renderlo ancora più vicino a me.
Nel flusso della vita accadono sempre nuove esperienze, gioiose e dolorose. Queste, ci accompagnano in un continuo mutamento.

Lo Yoga rappresenta non un insieme di forme del corpo, ma rappresenta l'interezza della vita.

E allora con gli anni e con gli accadimenti della vita, muta anche il mio modo di portare lo Yoga agli altri.

A volte più maturo, ma talvolta più leggero.

Ho scoperto che è un bellissimo percorso fatto sì di silenzio, introspezione e ricerca, ma anche di leggerezza e gioia.

In questo mutamento, ho voluto adeguare anche un libro che racchiude l'essenza di ciò che porto nelle mie lezioni e nella formazione insegnanti.
Quale nome scegliere?

Il Dr. Victory Craxi, prima Amico e poi importante collaboratore, conoscitore non solo dell'Ayurveda ma anche del sanscrito, mi ha suggerito delle varianti della parola 'essenza', che volevo nel titolo.
Rasa la meno conosciuta per noi occidentali e l'avevo sin da subito scartata.
Poi ho fatto una ricerca e.... ecco qui il nome!

 Un nome che rappresenta ciò che sono.

Amrita, Chandra, fluido, arte.

Racchiuso in questo termine ciò che sono e che amo.

INTRODUZIONE

In questo libro sono racchiuse alcune delle più importanti tecniche dello Yoga Tradizionale.

Negli ultimi anni lo Yoga ha avuto una grande crescita e questo è positivo se si pensa ai grandi benefici che può portare nelle nostre vite, sia in termini fisici, ma anche e soprattutto emotivi, psicologici e spirituali.

Allo stesso tempo, questa diffusione ha in alcuni casi allontanato dalla Tradizione, abbiamo reso lo Yoga così vicino a noi e all’occidente, tanto da snaturarlo dal suo primo scopo e dandogli talvolta il nome di “ginnastica”.

Non sono interessata ad occuparmi di questo e di chi è più o meno conoscitore del Vero Yoga (forse nessuno di noi lo è).

Ho incontrato lo Yoga 22 anni fa e attraverso questo libro ho solo raccolto le pratiche tradizionali indiane che a mia volta ho ricevuto dagli Insegnanti e Maestri incontrati sul mio percorso.

Un sostegno alla pratica attraverso Asana, Mantra, Mudra, Pranayama, tecniche di purificazione, di concentrazione e meditazione, ma anche una minuscola parte dell’immenso mare della filosofia e fisiologia Yoga e dell’Ayurveda.

Le asana sono sì uno strumento importante nel percorso, rappresentano una delle otto tappe individuate dal saggio Patanjali per arrivare al Fine Ultimo (vedi Sezione VII del libro).

Ma come tali devono essere considerate...una tappa.

Come dico spesso durante le lezioni, le posizioni rappresentano una prima importante fase di scoperta, impariamo ad ascoltarci, prima attraverso il corpo e successivamente più a fondo.

Anche la pratica di asana può rivelarsi uno strumento di osservazione e concentrazione se portiamo tutta l’attenzione al movimento, al suo fluire e al respiro.

Inoltre, attraverso la pratica il corpo si scioglie, arrivando pian piano a trovare più comoda la posizione meditativa. Nonostante il movimento del corpo, attraverso le asana tutto si calma, dentro e fuori. Veniamo condotti pian piano verso il silenzio e l’ascolto per introdurci agli stadi superiori.

Questo libro ha proprio questo umile obiettivo: aiutare attraverso le varie tecniche ad essere più consapevoli, ad osservare ed osservarci, ad imparare a calmare respiro e mente, così da essere pronti per essere attenti ascoltatori degli Insegnamenti Superiori che solo un Maestro realizzato può portare e non attraverso un libro.

E allora ho inserito nel testo posizioni semplici, così che possano essere praticate anche da principianti, ricordando sempre la fondamentale pratica con un insegnante e non solo attraverso un libro o un filmato. Attraverso le diverse proposte di questo testo, ognuno individuerà l’aspetto e la pratica che sente più vicino al suo modo di essere.

Qualcuno potrà sentire meno vicina la meditazione e preferire la pratica delle asana, o viceversa qualcuno potrà dedicarsi con più passione alla pratica di pranayama o di tecniche pià introspettive. Qualunque pratica si scelga, è quella giusta se ci fa sentire a nostro agio e in equilibrio.